La scelta di Jane Eyre, come primo romanzo della nuova serie del Cartavolante, è stata piuttosto semplice. Un romanzo molto amato, che noi conoscevamo bene e su cui avevamo già lavorato in passato ci è sembrato quasi una scelta obbligata (anche se, a dire la verità, Betty avrebbe assolutamente preferito Cime Tempestose).
Dovete sapere che la scelta dei titoli dei Cartavolanti è un processo di tira e molla infinito nel quale prima o poi qualcuno è costretto a cedere. Volano titoli, opinioni, sondaggi, desideri, scambi di voto e alla fine, solo per sfinimento (o mancanza di tempo), se ne arriva a una.
Scelta Jane Eyre, affidarsi all’aspetto più romantico del libro sarebbe stato fin troppo semplice. Il romanzo di Charlotte Brontë offre tantissimi spunti creativi e di riflessione e, seguendo quello che più ci stava a cuore, abbiamo preferito puntare l’attenzione sul personaggio di Jane e sulla sua vita interiore.
L’ambientazione e gli elementi gotici di Jane Eyre ci hanno guidato nel tono e nello stille. E se il primo, terribile impulso sarebbe stato quello di scegliere un rosa come secondo colore per questo numero, ci siamo violentemente trattenute per andare a scegliere un giallo, che potesse restituire drammaticità alle illustrazioni.
Come per ogni Cartavolante siamo partite dalla copertina
Questo un po’ per comodità nostra, ma anche per esigenza dell’editore che, piuttosto presto, deve avere a disposizione delle bozze abbastanza definite da pubblicare sul copertinario destinato alle librerie.
Scegliere una copertina non è stato semplicissimo anche perché con così tante edizioni illustrate disponibili, rischiavamo di cadere in uno stereotipo. Per il Cartavolante, in particolare, la decisione finale è influenzata sia dalla possibilità di inserire del lettering che occupi una spazio prominente, sia dalle dimensioni ridotte della copertina che richiedono un immagine piuttosto immediata e di impatto.
La scelta è ricaduta su una scena del libro molto emozionante, ma poco rappresentata: Jane, in fuga da Thornfield, esausta e senza una meta, si nasconde tra i cespugli della brughiera cercando riparo dal freddo per passare la notte. Sopra di lei un cielo di stelle. Fragile, ma allo stesso tempo fortissima nella sua determinazione.
In questo video potete vedere il lavoro di mille tentativi per creare il lettering del titolo.
La composizione della Scrivania
Scrivania: è rimasto questo il nome che identifica la mezza pagina illustrata interna. Perché idealmente era la scrivania di Victor quella che abbiamo rappresentato nel numero 2 dedicato a Frankenstein.
Alcuni lettori la hanno definita “il riassunto del libro” e non è molto distante dalla verità. In essa cerchiamo di raccogliere lo spirito di un romanzo, i suoi elementi principali e i suoi temi. Il tentativo è sempre quello di nasconderci dentro anche degli elementi più curiosi e meno ovvi che solo i veri appassionati possano riconoscere. Ma anche di creare un’immagine che possa affascinare chi il libro non lo ha mai letto. In questo caso, uno dei particolari che ci piace di più è quello del tarocco della torre.
Nel caso di Jane Eyre ci è venuta l’idea di creare una sorta di diario in versione scrapbook.
Quando possiamo, ci piace mischiare elementi fotografici ad elementi illustrati e se in Frankenstein avevamo semplicemente usato la tecnica del collage, in questo caso ci siamo servite di una base fotografica vera e propria, creata apposta per il Cartavolante. Per quanto un collage digitale possa raggiungere un buon effetto, non arriverà mai alla naturalezza di una foto.
Il divertimento, in questo caso, è stato frugare in giro per casa in cassetti e ante alla ricerca di pezzi di carta, foto e cartoncini vecchi che potessero ricreare l’effetto voluto. La parte meno simpatica è stata quella di creare una composizione che potesse contenere tutti gli elementi che avevamo raccolto dal romanzo e che si adattassero alle dimensioni di grafiche e illustrazioni.
Creata la composizione a casa, ci siamo subito rese conto di non avere a disposizione una macchina fotografica abbastanza buona per una foto così grande e quindi è stato naturale rivolgerci ad un professionista. Con il nostro riferimento creato a casa, sul set abbiamo riposizionato tutti gli elementi nel modo più preciso possibile. Come potete vedere dalle foto un paio di cose sono state comunque aggiunte in un secondo momento. Tra cui la maledetta erica che ovviamente ci eravamo dimenticate a casa!
Le curiosità sul libro
Un’altra parte un po’ ostica da realizzare nel Cartavolante è quella delle curiosità e della citazione. Non tanto per la creazione degli elementi in sè, quanto per la distribuzione grafica e l’integrazione del testo. Nessuna di noi è una vera grafica, quindi ci tocca procedere sempre un po’ a tentoni.
Siccome per natura non ci piace prenderci troppo sul serio e nei classici amiamo anche quegli aspetti un po’ più ridicoli che ce li rendono tanto cari, abbiamo pensato di realizzare un angolo dedicato ad un finto open day a Lowood. All’inizio l’idea era quello di creare una grafica piuttosto moderna con opuscoli e adesivi, ma sarebbe stato troppo in contrasto con l’aspetto generale del Cartavolante e quindi siamo passate ad una versione più vintage.
La citazione ci ha permesso di illustrare anche la parte più romantica di Jane Eyre che tanto ha appassionato noi e tantissimi altri lettori.
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Bibliografia del Cartavolante di Jane Eyre
Per concludere vogliamo lasciarvi i titoli su cui abbiamo studiato per informarci sull’autrice:
Charlotte Brontë. Una vita appassionata di Lyndall Gordon è una biografia completa e ben fatta che racconta con cura la vita dell’autrice. Una lettura molto piacevole e scorrevole che consigliamo a chi ne voglia sapere di più.
La vita di Charlotte Brontë di Elisabeth Gaskell è invece una biografia che ha più che altro un valore letterario. Il resoconto della vita dell’autrice è molto influenzato dall’opinione dell’amica scrittrice, ma la lettura è agevole e sicuramente curiosa per molti aspetti. E il confronto con l’altra biografia resta molto interessante.
Per quanto riguarda la lettura di alcune lettere, come raccolta ci è piaciuta moltissimo Un Forte Desiderio d’ali che è però introvabile ormai. Un’alternativa può essere Ma la vita è una battaglia dell’editrice L’Orma e che raccoglie le lettere più famose.
Per altre curiosità vi suggeriamo anche il blog dedicato ad Anne Brontë.
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